L’importanza del riscaldamento nello sport

Una delle conseguenze più spiacevoli della pratica sportiva è senz’altro l’infortunio, che si verifica spesso nelle gare a livello amatoriale, per la scarsa attitudine che si ha a riscaldarsi.

Nello specifico del padel, del tennis, ma anche del calcio, avvengono spesso cambi di direzione e movimenti rapidi che richiedono torsioni.

E’ quindi molto importante arrivare preparati al gesto atletico, per ridurre al minimo le conseguenze che possono essere:

– accidentali

– da sovraccarico

– da preparazione insufficiente

– da tecnica errata

 

La massoterapista Claudia Borrelli esegue un trattamento ad un atleta nel suo studio a Monza

Le patologie in cui spesso si incorre sono: epicondilite, tendinopatie, dolori lombari, pubalgie e distorsioni articolari.

Per arrivare preparati, è importante concentrarsi su due aspetti che sono sinergici per la riuscita.

Un aspetto riguarda il momento prima della partita, quindi l’allenamento, che deve essere costante e organizzato.

Prevede esercizi specifici per il rinforzo dei principali gruppi muscolari coinvolti nello specifico: i muscoli adduttori, il quadricipite, i muscoli del gluteo e i muscoli della gamba ovvero i più sollecitati sono i gemelli e il soleo.

Ricordo, infatti, che tra le tendinopatie, uno dei tendini maggiormente sollecitati a livello della gamba è il tendine d’Achille.

 

GLI ESERCIZI

Gli esercizi che coinvolgono la propriocezione sono di fondamentale importanza per evitare distorsioni alla caviglia e al ginocchio. Ci sono in commercio diversi strumenti, come le tavole oscillanti, il disco di gomma Skimmy, la pallina da tennis, Bosu che permettono di lavorare in modo specifico. Oltre a lavorare sull’equilibrio.

Ulteriori esercizi, riguardano la parte superiore, quindi, la schiena, il petto e gli arti superiori. Dedicando particolare attenzione alle spalle e alla mobilità, affinché i movimenti vengano effettuati nel migliore ritmo articolare, rinforzando quindi i muscoli maggiormente coinvolti.

Per citarne alcuni, il muscolo pettorale, i deltoidi, il muscolo dentato anteriore, il gran dorsale, i muscoli che compongono la cuffia dei rotatori.

I gomiti e i polsi non devono essere lasciati da parte e dunque i muscoli che coinvolgono l’avambraccio.

Una preparazione cardio-vascolare, permette di migliorare la performance, migliora l’ossigenazione, si accusa minore stanchezza e fatica. Molto spesso, questi due fattori, rendono il giocatore esposto al rischio di infortunio. Ad esempio, perché si inizia il movimento senza essere nel perfetto baricentro.

Ragazza fa stretching dopo una corsa
LO STRETCHING

Lo stretching per concludere l’allenamento. Deve essere svolto al termine della sessione, specialmente quando lo si effettua in modo statico per favorire quindi l’allungamento dei muscoli oggetto dell’allenamento e farli ritornare nella condizione di riposo.

Ogni posizione statica dura pochi secondi al massimo 30 secondi.

È possibile prevedere uno stretching dinamico che invece deve essere effettuato all’inizio o poco prima della fase di apice.

Questo tipo di stretching riscalda le articolazioni e le prepara affinché il movimento sia sciolto e armonico. A livello fisiologico grazie a questo tipo di stretching si va a lavorare sul liquido sinoviale presente al livello delle articolazioni quali quelle del ginocchio, del gomito e del polso.

 

LA MASSOTERAPIA

Un altro aspetto è lavorare con la massoterapia, grazie al massaggio pre-gara, il corpo viene preparato al gesto atletico. I singoli muscoli vengono trattati per ridurre le aderenze e per rendere ogni singolo ventre muscolare libero.

Dopo il gesto atletico entro le successive 24 ore è necessario scaricare il corpo dall’affaticamento, eliminare le tossine prodotte con l’allenamento con l’utilizzo del massaggio post-gara, delle tecniche complementari, quali la coppettazione, il taping.

Molto importante prestare attenzione al proprio corpo, quando uno o più di un sintomo si verifica, è necessario rimediare rapidamente con l’uso di una delle tecniche citate in questo articolo, al fine di evitare che diventino cronici.

                                                                                                                                   Claudia Borrelli 

                  

 

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